Perché praticare Shiatsu
Lo Shiatsu è una disciplina evolutiva per il benessere e come tale comporta impegno, pratica, ascolto e sensibilità che si acuiscono col tempo e l'esperienza permettendoci di diventare sempre più consapevoli della nostra condizione fisico-spirituale quindi artefici del nostro benessere. Come tante arti marziali giapponesi conserva i rituali, le posizioni e le posture, il saluto, la calma e la concentrazione, l'osservazione del silenzio, il rispetto dei ruoli, in una parola sola DISCIPLINA appunto.
Al principiante tutto sembra strano e difficoltoso, le nuove posizioni, l'atteggiamento, l'ascolto del proprio respiro e il controllo dei gesti ripetitivi, richiede più sforzo di quello che servirebbe. Inizialmente é normale che i movimenti e le pressioni esercitate siano rigidi e trattenuti ma poi man mano che si pratica e che ci si affida, ogni gesto diverrà sempre più essenziale ed efficace, ovvero semplice e senza sforzo.
Una delle caratteristiche della PRESSIONE Shiatsu è proprio che sia portata con il peso naturale del corpo (senza forza). Occorreranno diverse decine (se non centinaia) di ore di pratica per raggiungere una tecnica di pressione ottimale, questo è quello che richiede qualsiasi disciplina, arte o forma di artigianato, però a quel punto la padronanza del gesto acquisito automaticamente consentirà di premere naturalmente lasciando esprimere il corpo libero dal condizionamento dei pensieri o degli stati emotivi. Questo stato si definisce MENTE VUOTA che è fondamentale, sopratutto nelle arti orientali, per connettersi con l'essenza di ciò che si fa, per capire, intuire e realizzare la mossa più efficace, nel nostro caso effettuare il trattamento più consono al nostro Uke.
Tori (praticante, operatore) ed Uke (ricevente) sono i due soggetti coinvolti nella pratica Shiatsu, entrambi partecipano attivamente. Al contrario di quanto erroneamente si possa pensare l'operatore non esegue un'azione semplicemente unidirezionale al ricevente, ma adatta e perfeziona il proprio trattamento alle sue esigenze intrinseche. Questo avviene attraverso una comunicazione non verbale, che funziona quanto più si crea sintonia e ascolto fra i due.
Uke si deve sicuramente fidare e affidare, ma Tori deve con attenzione, rispetto ed empatia, attivare tutte le sue capacità sensoriali. Da questo scambio reciproco anche Tori riceve un grande beneficio, ottiene gratificazione, recupera energia, libero di esprimersi con la propria arte e soggettività. Assumere posizioni corrette che allentino le tensioni muscolari e mentali, assaporare stati di quiete e di pace è equiparabile a praticare ginnastiche dolci e meditazione e respirazione, tutto questo ci porta ad un benessere genarle e crescente.